Buongiorno amici barbaricini, passato un buon Carnevale? Stamattina mi sono alzata di buona lena per farne un resoconto blog-fotografico, almeno della giornata di ieri, ma ho dovuto prima fare i conti con interventi di pulizia urgente delle mie soglie scambiate per bidoni di spazzatura!!!
Carissimi amici mediatici, la campagna elettorale sta per entrare nel vivo e a breve verremo sommersi da un’inquantificabile mole di santini e santoni, manifestoni, programmi elettorali e chi più ne ha più ne metta! Sarà una corsa disperata alla ricerca del vostro voto, con promesse più o meno veritiere (più meno direi), pinocchi ambulanti vi romperanno le balle in continuazione con i loro discorsi da futuro parlamentare! Vi prometteranno mari e monti (quest’ultimo va bè se lo tengano), frittura mista e grigliate di carne, vi cementeranno la strada per secoli abbandonata, porteranno la luce nelle vostre case (sempre che le abbiate ancora).
Buongiorno miei cari lettori, mi scuso se sono stata un po assente dalle cronache mondane ma sono stata un po impegnata. Riprendo duque stamattina con una riflessione che tra l’altro mi tocca personalmente, un fenomeno che purtroppo coinvolge anche gli artigiani di Mamoiada, come credo del resto succeda anche agli altri paesi.
I nostri super investigatori privati hanno svelato il mistero del furto in Parrocchia avvenuto la notte del 5 gennaio scorso. Inizialmente in molti avevano dato per certo che la colpa fosse di Michele Misseri che si è subito autoaccusato del furto, ma i noti investigatori del RISSI mamoiadino hanno raccolto ormai indizi certi che farebbero risalire il furto a tre individui mascherati
Avevo proprio deciso di non commentarla questa notizia, ma ahimé non potevo esimermi e in ogni caso non mi stupisco più di tanto come tanti fanno. Il furto sacrilego nella Chiesa della B.V. Assunta è solo l’inizio purtroppo, un atto gravissimo e inquietante che ci fa capire quanto il fenomeno del furto di gioielli ormai stia prendendo piede e nemmeno le nostre case sono sicure!
Chi si nasconde dietro il bancone di un bar a Mamoiada? Giovani volti, visi stanchi e invecchiati, donne, ragazze, gente che ogni giorno “serve compagnia”. Psicologi, confidenti, menefreghisti, impenitenti, stravaganti. Persone come tante ma dietro un muro divisore che é il bancone.
Occhi che brillano, occhi stanchi , occhi che osservano ogni giorno il passare delle dinamiche sociali del nostro paese.