Al Sardinia Tourism C2A si parla di Artigianato e Turismo.

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Barbaricina

Un legame da rafforzare per valorizzare il territorio e creare nuove destinazioni turistiche.

A qualche giorno dalla fine del secondo ciclo di incontri Sardinia Tourism Call2Acion, metto un pò d’ordine tra i miei appunti per cercare di tirar fuori un sunto dell’ultimo incontro dedicato all’artigianato artistico.

A mio avviso uno degli incontri più interessanti e con diversi spunti, e non è stata solo la mia impressione ma anche quella dei colleghi presenti.

Salta subito agli occhi che l’artigianato artistico di qualità, handmade, e quindi autentico, è uno degli attrattori in maggiore crescita soprattutto tra gli stranieri.

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Un momento del Sardinia Tourism Call 2 Action

Il turista su cui fare riferimento è senz’altro quello internazionale, molto attento alle peculiarità degli elementi produttivi dell’artigianato.

Come è accaduto anche per i precedenti incontri vengono presentati i dati analizzati dal Dott. Usai sul trasporto aereo nel 2019 e nel decennio appena passato. L’analisi dei flussi turistici è stata una componente importante di questa seconda edizione e i dati presentati sono davvero interessanti.

Solo il 2019 ha visto un incremento di passeggeri del +4,3% rispetto al 2018. Di questi l’incremento degli stranieri è del +10,6%.

Nel decennio 2009-2019 l’aumento complessivo dei passeggeri stranieri è del 724%.

L’analisi di questi dati, che come sempre anticipa il resto del convegno, è importante per capire come si muovono i flussi turistici e come poterli intercettare.

Ma come emerge di solito manca comunicazione e gli operatori non riescono a costruire la cosiddetta esperienza.

Una delle criticità più importante è la mancanza di prodotti innovativi e in una programmazione decennale non ci si può far trovare impreparati.

L’aeroporto di Olbia, come viene mostrato dai dati, sta rinnovando le piste e si stima che nel giro di pochi anni la distanza coperta dai vettori permetterà il raggiungimento di nuovi flussi turistici.

Una delle relazioni che ho trovato più interessanti è stata quella del Prof. Stefano Micelli del’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Un bel excursus sulla figura dell’Artigiano.

Artigiano come “Antidoto alla deriva della banalizzazione del lavoro.”

Ma questa cultura del saper fare va recuperata investendo sul capitale umano, innovando per evitare quindi il Folclore

Ma cosa vuol dire banalizzazione?

Estremizzando, è quello che succede spesso dalle nostre parti e cioè l’invasione delle cosiddette “cineserie”, ossia i souvenirs non prodotti nel territorio.

Ed è proprio sulla valorizzazione del territorio che gioca un ruolo importante l’Artigiano e la rivitalizzazione della sua bottega.

La creatività sta alla base di questa trasformazione, un’evoluzione dell’artigianato tradizionale che diventa creativo.

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Un momento della relazione di Federico Brocani, promuovere artigianato e territorio nelle Marche.

Mi sono piaciuti molto gli esempi delle Marche che con la piattaforma Marchecraft sta portando avanti un esempio di come l’artigianato creativo si sposi bene con il turismo. Ma anche l’innovazione tedesca che ha saputo ridare lustro ad un comparto che stava perdendo preziose risorse umane.

Ma cosa cerca il turista oggi?

  • Autenticità
  • Identità
  • Valori
  • Tradizioni

Ed è in questo contesto che si inserisce il Turismo Creativo, ossia le attività artistiche praticate dal turista.

In questo contesto si inserisce il cosiddetto “Turismo Arancione” ossia quel turismo che si basa sulle esperienze nel territorio, la scoperta attraverso le Esperienze Creative Culturali.

Un turismo di qualità quindi, che ha valore.

Altro concetto interessante sviluppato durante l’incontro è quello dell’Artigianato unito al Design.

Il prodotto deve evolvere, innovare e deve essere adeguato al mondo contemporaneo.

Una bella carrellata dell’Artigianato in Sardegna a cura di Giuliana Altea ci mostra come esso è cambiato e si è evoluto nel corso di un secolo. Una bella scoperta di stili che ha fatto la storia dell’artigianato artistico in Sardegna.

La tavola rotonda si è chiusa con alcuni dibattiti incentrati sul comparto artigianale in Sardegna e con qualche piccola nota polemica sul mondo hobbistico che non può essere considerato artigianato. Ne parlai tempo fa in un altro mio articolo (leggi qui).

Occorre quindi salvaguardare i patrimoni dell’identità anche se spesso questi soggetti non sono costituiti come imprese che invece sono necessarie per lo sviluppo turistico.

A corredo di questo evento non poteva mancare l’esposizione curata dall’Art-Port Gallery e da Maria Assunta Fodde “Intrecci di Bellezza”.

Intrecci di Bellezza - Art Port Olbia

Installazione di opere artigianali che strizzano l’occhio all’innovazione.

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Un peccato davvero non poter assistere, per mancanza di tempo alla sessione con Gianluigi Tiddia su Artigianato tra narrazione e nuovi linguaggi e l’analisi di Josep Ejarque sul mercato austriaco.

Per il resto quella di Sardinia Tourism Call 2 Action si è dimostrata una formula innovativa per mettere insieme a parlare seriamente di turismo, operatori turistici e esperti del settore.

Per me e Marco è stata per la seconda volta un’esperienza più che positiva e promossa a pieni voti.

Nella speranza di rivedere tutti in una prossima edizione vi lascio le mie impressioni sull’ultimo incontro.